Ferrari400SAComment

L'idea nasce dalla volontà di riprodurre in 1/24 un modello altrimenti mai commercializzato in questa scala.
La somiglianza (apparente) con la 250 Spyder California e la 250 GT Cabriolet mi ha indirizzato verso questa particolare
vettura, prodotta in meno di 10 unità. L'aspettativa iniziale era pertanto quella di effettuare una modifica al kit della 250
Spyder California prodotto dalla Renaissance. In realtà, dopo ore di studio, la somiglianza delle due vetture è risultata
essere decisamente vaga.
Questo ha di fatto comportato una totale modifica della scocca Renaissance (opportunamente clonata per salvaguardare
il kit originale), a tal punto da considerarla personalmente una vera e propria realizzazione "da zero".
Il materiale principalmente utilizzato è stato lo stucco poliestere bicomponente di Tamiya mentre lastre di ottone si sono
rese necessarie per creare alcuni profili importanti come quello del cofano posteriore e delle fiancate.
L'utilizzo del plasticard è limitato al telaio del parabrezza e alla cabina di guida in generale per dare l'impronta agli altri
componenti della vettura come il cruscotto, i sedili e i paraurti.
Particolarmente problematica e laboriosa è stata la riproduzione dei profili cromati, sia quello relativo alla presa d'aria
posta sul cofano motore, sia quelli dei passaruota. Per questi elementi ho utilizzato dei fogli di alluminio.
Una volta creata la master di tutte le parti riprodotte (scocca, paraurti, gruppi ottici posteriori, cruscotto, parabrezza e
sedili, ho eseguito la relativa clonazione in resina per due ragioni : 1) avere (relativamente alla scocca) un elemento
uniforme e robusto, 2) poter contare su dei "pezzi di ricambio" qualora ne avessi rovinato qualcuno in fase di lavorazione
o di montaggio.
Per quanto riguarda il telaio, mi sono affidato a quello della 250 GTO della Protar, compiendo su di esso alcune piccole
modifiche e adattandolo alla scocca, allungando il passo di un paio di mm giusto per avvicinarmi ad una misura consona
all'un ventiquattresimo della vettura reale.
Relativamente alle finiture e agli accessori non autocostruiti, mi sono rifatto ai seguenti prodotti : Fari Posteriori (Protar),
Fari Anteriori (MG Model e Renaissance), Strumentazione di bordo (Detail Master e MR Model), Gomme (Protar), Cerchi
Borrani (Renaissance), Griglie Calandra e Prese D'Aria (Eduard e Tron).
Verniciatura : Zero Paint basecoat e Lechler Macrofan Lucido 2k.

MANUFACTURER	SELF BUILT
MADE IN	ITALY
KIT NUMBER	1
YEAR OF PRODUCTION	2009
TYPE OF KIT	Resin
N. OF PARTS (ORIGINAL KIT)	80 ca.
ASSEMBLY	Self Built
GRADE UP UTILIZED	-
START WORK	10 MAR 2008
END WORK	11 JAN 2010

CASA PRODUTTRICE	AUTOCOSTRUITO
PRODOTTO IN	ITALIA
CODICE PRODOTTO	1
ANNO DI PRODUZIONE	2009
TIPO DI KIT	Resina
N. DI PARTI (KIT ORIGINALE)	80ca .
TIPO DI ASSEMBLAGGIO	Autocostruito
ACCESSORI MIGLIORATIVI	-
INIZIO LAVORO	10 MAR 2008
TERMINE LAVORO	11 GEN 2010

COMMENTS (ITA)
L'idea nasce dalla volontà di riprodurre in 1/24 un modello altrimenti mai commercializzato in questa scala. La somiglianza (apparente) con la 250 Spyder California e la 250 GT Cabriolet mi ha indirizzato verso questa particolare vettura, prodotta in meno di 10 unità. L'aspettativa iniziale era pertanto quella di effettuare una modifica al kit della 250 Spyder California prodotto dalla Renaissance. In realtà, dopo ore di studio, la somiglianza delle due vetture è risultata essere decisamente vaga. Questo ha di fatto comportato una totale modifica della scocca Renaissance (opportunamente clonata per salvaguardare il kit originale), a tal punto da considerarla personalmente una vera e propria realizzazione "da zero". Il materiale principalmente utilizzato è stato lo stucco poliestere bicomponente di Tamiya mentre lastre di ottone si sono rese necessarie per creare alcuni profili importanti come quello del cofano posteriore e delle fiancate. L'utilizzo del plasticard è limitato al telaio del parabrezza e alla cabina di guida in generale per dare l'impronta agli altri componenti della vettura come il cruscotto, i sedili e i paraurti. Particolarmente problematica e laboriosa è stata la riproduzione dei profili cromati, sia quello relativo alla presa d'aria posta sul cofano motore, sia quelli dei passaruota. Per questi elementi ho utilizzato dei fogli di alluminio. Una volta creata la master di tutte le parti riprodotte (scocca, paraurti, gruppi ottici posteriori, cruscotto, parabrezza e sedili, ho eseguito la relativa clonazione in resina per due ragioni : 1) avere (relativamente alla scocca) un elemento uniforme e robusto, 2) poter contare su dei "pezzi di ricambio" qualora ne avessi rovinato qualcuno in fase di lavorazione o di montaggio. Per quanto riguarda il telaio, mi sono affidato a quello della 250 GTO della Protar, compiendo su di esso alcune piccole modifiche e adattandolo alla scocca, allungando il passo di un paio di mm giusto per avvicinarmi ad una misura consona all'un ventiquattresimo della vettura reale. Relativamente alle finiture e agli accessori non autocostruiti, mi sono rifatto ai seguenti prodotti : Fari Posteriori (Protar), Fari Anteriori (MG Model e Renaissance), Strumentazione di bordo (Detail Master e MR Model), Gomme (Protar), Cerchi Borrani (Renaissance), Griglie Calandra e Prese D'Aria (Eduard e Tron). Verniciatura : Zero Paint basecoat e Lechler Macrofan Lucido 2k.